Primo Soccorso
Pronto intervento in età pediatrica
Cosa fare per sviluppare una buona attitudine al sonno
In considerazione dell’alto numero di piccoli risvegli fisiologici, i lattanti vanno messi a letto assonnati ma ancora svegli per sviluppare la capacità di “auto-consolamento” e per evitare la dipendenza dalla presenza di un genitore quando si risvegliano. In queste circostanze il bambino potrà addormentarsi subito, giocare un po’ e poi dormire o richiamare l’attenzione dei genitori con strilli o piangendo. Il genitore non dovrebbe intervenire o, se interviene, non deve prendere in braccio il bambino, ma fargli solo sentire la sua presenza rassicurante. Se il genitore non resiste ai richiami del piccolo e lo abitua ad addormentarsi in braccio, lo culla, gli da bere e/o da mangiare, inevitabilmente il bambino, nel caso del breve risveglio alla fine di ogni ciclo del sonno, avrà bisogno degli stessi interventi per riaddormentarsi. Come conseguenza si hanno “pianti notturni condizionati” dall’abitudine a essere tenuti in braccio, a essere alimentati, a essere portati nel lettone, a essere accarezzati e intrattenuti o alimentati ripetutamente di notte per potersi riaddormentare.
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