La risposta

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Gentile lettore, il problema principale e’ l’eccesso di assunzione dei grassi saturi su quelli mono o poli insaturi , quindi  l’olio di palma, che li contiene e’ da consumare ma in porzioni  limitate rispetto ai grassi mono e poli insaturi ( esempio olio e grassi del pece azzurro o uovo ) . Anche il burro contiene grassi saturi e pure lo strutto, pertanto il loro uso e’ da mantenere entro piccole quantita’ circa 10 gr per volta ad esempio, ma non tutti i giorni.L’olio di palma, e’ un grasso vegetale,  con una  composizione in acidi grassi più simile al burro che agli altri grassi vegetali: è infatti composto essenzialmente da grassi saturi (palmitico, stearico e laurico), viene usato nelle preparazioni industriali perche’ e’ senza sapore e della consistenza giusta per dar morbidezza, ed effetto collante alla preparazione , e poi da’ sapore. Di conseguenza ben si presta, per le sue proprietà chimiche, a sostituirlo nelle preparazioni industriali, infine  ha un costo nettamente inferiore al burro ! inoltre garantisce una conservabilità maggiore dei prodotti, per la sua maggior resistenza alla temperatura e all’irrancidimento.Quindi riassumendo: cerchi di usare piu’ grassi monoinsaturi e poliinsatuti  ( olio extravergine di oliva, di semi di lino, di riso, frutta secca, avocado, pesce azzurro, uova )e pochi grassi saturi, cioe’ una volta o due a settimana in quantita’ di circa 10-20 gr e non di piu’ ( burro, lardo, prodotti confezionati di qualsiasi tipo) e super attenzione alle margarine ! quelle sono sempre da evitare A presto Dott.ssa Lucia Premda Costucci