La risposta

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Ciao Tiziana, assistere a un rallentamento metabolico durante questo periodo della vita, è fisiologico e deve essere gestito nel migliore dei modi. Più che contare le Kilocalorie, che solo il contatto diretto di un nutrizionista può stabilire, diventa ancora più importante trasmettere all’ organismo i giusti segnali per mantenere il metabolismo attivo. Già il fatto di abbinare carboidrati e proteine è un’ottima abitudine che ti permette di controllare gli sbalzi insulinici. In aggiunta, è importante scegliere carboidrati integrali, evitare la dolcificazione e porre attenzione alla distribuzione dei pasti all’interno della giornata. Il pasto principale, che sempre più spesso per noi italiani risulta essere la cena, deve diventare la prima colazione. Partire con una prima colazione abbondante permette di attivare il metabolismo; inoltre una prima colazione ricca ed equilibrata, con una buona fonte proteica, accanto a una buona quantità di carboidrati integrali e della frutta fresca di stagione, permette di arrivare a cena con la giusta fame, in modo tale da consumare un pasto leggero che favorisca sia il mantenimento del giusto peso corporeo che la possibilità di riposare e di dormire serenamente. Dormire la giusta quantità di ore è un altro elemento determinante per poter gestire al meglio il peso corporeo (6-8 ore per notte). Oltre alle abitudini alimentari, è importante analizzare l’attività fisica svolta. Programmare una camminata di buon passo tutte le mattine prima di fare colazione risulta essere una degli strumenti migliori per attivare il metabolismo e bruciare il tessuto adiposo in eccesso. Buona giornata!