Come si fa a scoprire l’esistenza di una tossicodipendenza?
La risposta
La diagnosi di tossicodipendenza è un problema complesso, tanto da essere generalmente delegata in modo specifico unicamente a contesti specialistici o, nell’ambito delle strutture pubbliche, ai Servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione delle tossicodipendenze (Ser.T) funzionanti all’interno di ogni ASL. Abbastanza semplice è invece accertare un consumo di droghe anche saltuario, e pertanto non inquadrabile come dipendenza, ricorrendo all’analisi di alcune gocce di urina. Esistono in commercio, a basso costo, una serie di “test rapidi” (così definiti poiché eseguibili a domicilio senza l’uso di apparecchiature), in grado di scoprire quasi tutte le sostanze d’abuso più comuni (eroina, cocaina, metanfetamine, anfetamine, cannabinoidi e altre). I test sono molto affidabili e sono in grado di rilevare anche bassi livelli delle sostanze, fino a 4-7 giorni dall’avvenuta assunzione. La presenza di un test “positivo”, che mostra cioè l’esistenza di tracce di droga nelle urine della persona sottoposta a valutazione, merita sempre un approfondimento presso un centro specialistico.
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